XIX MEETING "Due passi nel mistero"

Valle Imagna, Monumento Naturale Valle del Brunone, Chiese del Romanico dell'Agro di Almenno
26 Settembre 2021
 
Pur tra diverse difficoltà (le limitazioni delle normative anti-Covid 19 e meteo non proprio clemente!) si è svolto anche quest'anno il ritrovo annuale tra natura, cultura e immancabile mistero, giunto alla 19^ edizione. Il Meeting è aperto a ricercatori, simpatizzanti e amici del nostro sito. Il programma è stato molto stimolante e verrà sicuramente ripetuto in una stagione migliore, consentendo a chi si era iscritto e non ha potuto partecipare, di farlo in una giornata meteorologicamente più adeguata, visto che la gran parte dell'itinerario si è svolto all'aperto.
La mattina, intorno alle 9.30, c'è stato il ritrovo dei partecipanti ai parcheggi del Santuario della B.V. della Cornabusa a Cepino (S. Omobono Terme) e, sotto un cielo minacciante pioggia, abbiamo intrapreso la visita della suggestiva chiesa situata all’interno di un’enorme caverna, dove da secoli si venera una miracolosa statuetta mariana (una Pietà del XIV secolo). La grotta ha due laghetti interni e fonti di acqua sorgiva (si può attingerla con contenitori portati da casa). Si visitano inoltre gratuitamente: il Museo e la terrazza esterna con un panorama strepitoso. In attesa che spiovesse, ci siamo concessi una pausa colazione al locale bar-ristoro; in seguito, vedendo che non si risolveva la situazione di maltempo, alcuni ci hanno salutato mentre i più intrepidi sono rimasti e hanno fatto bene perchè, miracolosamente, ha smesso di piovere, consentendoci di portare avanti perlomeno il programma mattutino.
Dopo avere lasciato il suggestivo Santuario, ci siamo spostati in auto all’enigmatico “Ponte della Poltrasca”, sempre nel comune di S. Omobono Terme. E' un curioso manufatto ritenuto di epoca preromana (perlomeno nella sua base inferiore): la sua architettura è infatti estranea alla conoscenza dell’arco, i blocchi sono enormi e privi di collanti.
Nel ridiscendere lungo la Statale, abbiamo fatto una sosta per ammirare il bellissimo Ponte medievale a schiena d'asino sul torrente Imagna, che collegava i paesi di Berbenno e Bedulita.
 
A seguire ci siamo portati nell’ampio parcheggio del campo sportivo di Ponte Giurino, comune di Berbenno (BG) dove abbiamo fatto una bellissima e rilassante passeggiata nel Monumento Naturale Valle del Brunone. In uno scenario da favola su un percorso naturalistico tutto in piano, abbiamo solcato ponticelli di legno sul torrente Brunone per arrivare a una cascata e alle antiche fonti solfuree, ora pressoché inattive ma le cui acque hanno curato molte persone fino al secolo scorso.
Siamo perfino riusciti a consumare un pranzo al sacco all'esterno, su provvidenziali panche coperte, situate nei pressi del parcheggio dell'impianto sportivo!
 
Nel pomeriggio ci siamo trasferiti in macchina nell'Agro di Almenno, dove avevamo in programma la visita a tutte le chiese del Romanico e anche al borgo medievale di Clanezzo, una perla incastonata tra paesaggi incantati dove il tempo sembra essersi fermato, con il fantastico ponte di epoca romana detto di Attone, l’antica Dogana, il “porto”, il castello (oggi location per matrimoni) con le sue "tremende" leggende. Purtroppo questa ultima meta è saltata a causa del maltempo (noi l'abbiamo visitata più volte ma i partecipanti al Meeeting no, per questo sarebbe stato interessante portarli in visita, ma sarà per la prossima volta).
Ci siamo invece diretti verso Almenno San Bartolomeo; l'antico monastero annesso alla Rotonda di San Tomè è sede della ex Antenna Europea del Romanico (oggi Fondazione Lemine), A breve distanza l'una dall'altra troviamo cinque splendide chiese medievali, le più interessanti della bassa Valle Imagna: la Rotonda di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo (un autentico gioiello carico di simbolismo), la chiesa e il convento di S. Caterina di Tremozia (sempre ad Almenno S. Bartolomeo) restituita da poco alle visite e ricca di sorprendenti affreschi; nella vicinissima Almenno San Salvatore si trovano la chiesa di San Giorgio (con mirabili affreschi e la "costola del drago" appesa sul soffitto), la chiesa della Madonna del Castello, che racchiude tre chiese di epoca diversa (a partire dalla cripta longobarda) e la chiesa di San Nicola, caratterizzata da innumerevoli lastre tombali pavimentali recanti decorazioni simboliche (chiusa attualmente per restauri).

Dopo essere entrati nel Santuario della Madonna del Castello (formato da tre chiese di epoca diversa), abbiamo avuto la spiacevole sorpresa di trovare chiusa sia la cripta longobarda che la chiesa quattrocentesca, per lavori di restauro; ci siamo dovuti accontentare della chiesa tardo-rinascimentale (che non è certo da disprezzare) con residui di affreschi e stucchi barocchi. Il gruppo, in seguito, si è ulteriormente ridotto a causa di indumenti fradici, purtroppo! La pioggia ha ripreso a scrosciare imperterrita! Nella seconda chiesa, la splendida San Giorgio, siamo giunti in quattro. Noi l'avevamo già vista diverse volte ma la coppia di amici che era con noi non la conosceva ed è sempre un piacere mostrare le bellezze artistico-architettoniche locali, tanto più che abbiamo trovato un volontario esperto che ha spiegato nei mimini particolari la storia e la decorazione pittorica, nonchè la presenza della "costola di drago" appesa al soffitto al termine della navata centrale. All'uscita la pioggia scrosciava talmente intensa da farci decidere di rinunciare a proseguire con il programma. Quindi i saluti e l'arrivederci a...tempi migliori!
Grazie a chi ha partecipato e a chi c'era ugualmente con il pensiero. Stay tuned!

 

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