XV MEETING
Dopo la pausa pranzo, ancora graziati da un cielo minacciante pioggia, il gruppo è salito alla piana dove si erge il complesso di San Michele (località Goiane). E' probabile che già in epoca longobarda qui sorgesse una fortificazione o punto di avvistamento. Fulcro dell'area è la chiesa dedicata a San Michele, amato dal popolo longobardo; il santo compare ben tre volte sugli affreschi dell'interno, intento a pesare le anime (Psicostasia) o a trafiggere il drago, impersonificazione del male. L'aspetto attuale dell'edificio risale al XV e XVI secolo. L'edificio conserva le testimonianze di una primitiva cappella ad aula unica, titpica delle chiese di fondazione romanica o preromanica; la cappella di S. Michele era inglobata nella struttura di recinto fortificato risalente alla fine dell'XI secolo. All'interno dell'unica navata si possono vedere alcune suggestive vestigia della chiesa antecedente il Mille (e anche delle ossa); ciò è possibile grazie a dei pannelli trasparenti che coprono i resti archeologici. Le dimensioni dell'antico edificio erano molto più ridotte di quelle attuali; l'impianto romanico e l'orientamento della chiesa subirono radicali trasformazioni nel corso del XV secolo; ciò si evince dall'attuale aspetto, titpico delle chiese di ambito rurale di quel periodo, con due grandi archi traversi poggiati su robusti basamenti. Tre campate scandiscono all'interno la navata, che si chiude con un presbiterio rialzato di forma quadrangolare e con volta a botte. Curiosi graffiti di navi veneziane sono stati lasciati sui muri, insieme al disegno di un'impiccato. La critica li attribuisce a probabili ex-voto. All'esterno si gode di un panorama insuperabile sulle colline della Franciacorta , sulla pianura Padana fino agli Appennini, nelle giornate particolarmente limpide. Il campanile fu eretto nel 1607. La chiesa ha subito diversi furti, negli anni, tra cui anche quello del dipinto della pala d'altare, ritrovato poco prima dell'imprudente ritaglio per farne dei pezzi più piccoli adatti alla vendita sul mercato nero! Sul retro della Chiesa si può accedere al parco fornito di tavoli e panchine: ideale per pic-nic nella stagione estiva. Non era proprio giornata per stare all'aperto...Mentre eravamo intenti alla visita interna, il cielo si è scatenato con un temporale fortissimo, con tuoni, lampi, fulmini e saette...! La tempesta si è sedata soltanto dopo mezz'oretta, ma nel frattempo (tramite un passaggio nascosto), abbiamo potuto ristorarci al confortevole calduccio del piccolo locale attiguo alla chiesa (un tempo del custode, oggi usato dai volontari del Gruppo Alpini, che consentono di tenere aperta al pubblico questa bellissima realtà bresciana).
Ci siamo quindi recati a Saiano (comune di Rodengo Saiano), per visitare l'enigmatica chiesa post-conciliare del Cristo Risorto che, secondo alcune fonti, sarebbe un tempio massonico-satanico! Abbiamo osservato bene sia l'esterno che l'interno e ci riserviamo di sintetizzare le nostre considerazioni in un articolo a parte.
In chiusura di giornata abbiamo fatto una capatina nella celebre abbazia olivetana di Rodengo (abbazia che nacque per opera dei monaci cluniacensi).
Arrivederci al prossimo anno!