Il Magico Quadrato
Avvertenza. se si prendono le informazioni e/o le foto (vale anche per coloro che realizzano puntate televisive 'tematiche' o per autori di libri) è correttezza chiedere e citare la fonte di provenienza (come vedete fatto in questa pagina). Grazie dell'onestà di intenti. Sono inoltre gradite ulteriori segnalazioni che vadano ad incrementare il presente censimento e la decifrazione del significato del soggetto.
Nel lavoro "Quadrati straordinariamente magici", nell'ambito di una visione matematica degli stessi, si narra che il primo esemplare che si conosca ha tremila anni ed è un potentissimo quadrato magico di provenienza cinese. E' costituito da una sorta di 'simboli' che corrisponderebbero a nodi fatti su una corda per rappresentare dei numeri. "Nel TA CHUAN, il grande Trattato che spiega i fondamenti e l’uso dello I CHING, compare un disegno molto simile a quello qui sotto. I cerchi bianchi e neri potrebbero essere nodi fatti su una corda per rappresentare dei numeri".
Nell'ottimo sito, curato da G. Bo, si legge " Lo Shu interpretato come un quadrato magico. Se disponiamo i numeri in una griglia di 3x3 caselle, otteniamo il più antico quadrato magico di cui si abbia notizia. Risale probabilmente al III millennio a.C. ed è noto col nome di Lo Shu che significa “lo scritto del fiume Lo”. Secondo la leggenda fu copiato dall’imperatore cinese Yu dal disegno che vide sul dorso di una tartaruga sacra trovata nel Lo, un affluente del Fiume Giallo. Per gli antichi Cinesi il Lo Shu era molto di più che un esercizio di aritmetica. Era un simbolo potentissimo di cui si diceva: "E' questo ciò che compie le alterazioni e le trasformazioni e mette in moto demoni e dèi".
Il "quadrato magico", nello specifico di questa sezione, è costituito da parole palindrome: può presentarsi in forma circolare, quadrata o lineare. Per la sua sorprendente proprietà è stato investito di significati nascosti e crittografici. Ne sono stati rinvenuti in Italia e in Europa. Un curioso e poco noto "quadrato magico" sarebbe stato conosciuto nella cultura INCA del Perù; è scritto in lingua queqhua, che si tramandava ORALMENTE. Eccolo:
M I C U C
I S U T U
C U Y U C
U T U S I
C U C I M
La crittografia fu sempre un metodo molto usato in ogni tempo, che si introduceva per mandare messaggi in codice, impossibili da decifrare per chi non ne possedesse la chiave.
Anche gli Ordini Medievali come i Templari e i Cavalieri di Malta, possedevano dei sistemi di scrittura crittografica. In vari ambiti è tuttora un sistema impiegato.
Il più antico esemplare di Rotas/ Sator è stato probabilmente trovato a Dura -Europos (sulle rive dell'Eufrate, oggi in territorio Siriano), e risale al 260 a. C. Si trattava di una serie di quattro, elencati, tutti basati sulla struttura del Sator (rif. https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm): |
CENSIMENTO DEGLI ESEMPLARI A NOI NOTI, in ordine geografico (elenco aggiornato in marzo 2019):
1)- AOSTA: Collegiata di Sant'Orso (vedi nostro articolo di approfondimento). Non si tratta di quadrato ma di circolo. Foto M. Uberti
2)- Issogne (AO), scala a chiocciola del castello Challant (v. nostro articolo). Foto M. Uberti
3)- Torino, via Gioberti. Decisamente moderno, ma non per questo meno affascinante, il triplice quadrato magico che s'incontra dipinto sulla rosea facciata di un palazzo situato al civico n° 23 di Via Gioberti, a Torino, al quale abbiamo dedicato una pagina a parte.
4)- Il Sator di Isolabella (Lago Maggiore, VB) novità nel nostro sito da agosto 2013
5)-Brusaporto (BG), lungo le mura che portano al castello; v. nostro articolo. Foto M. Uberti
5.1)-Martinengo (BG), Cascina Gazzo Morale. Si tratta di due esemplari di epoca moderna (un "Sator" e un QM italiano), realizzati dall'arch. Riccardo Scotti di Verdello per il committente e amico, proprietario della Cascina. Si veda l'articolo di approfondimento. Foto M. Uberti
6)-Brescia, via Agostino Gallo. Sulla facciata di un palazzo, entro una nicchia, si trova questo bell'esemplare le cui lettere sono state scolpite su una lapide marmorea, collocata entro una cornice probabilmente più antica e che doveva essere l'intelaiatura di una sorta di tabernacolo (si vedono, a sinistra, due alloggiamenti per le chiusure di un'anta o grata). Al momento non è possibile datare con certezza il Sator in questione, anche se l'esame paleografico potrebbe dare dei risultati (in corso di studio). Foto Marisa Uberti.
7) -Pescarolo e Uniti, Chiesa di San Giovanni Decollato, ex Pieve Terzagni (CR). Vedi il nostro report Foto M. Uberti
8)-Vercelli: in un manoscritto dell'Archivio e Biblioteca Capitolare (Ms. CXXI); si tratta di un Codice liturgico, verosimilmente del XIII secolo, composto di 154 fogli, di cui alcuni palinsesti. Il foglio 155, quindi esterno al contenuto o forse un foglio di chiusura non utilizzato dal redattore, reca diverse annotazioni, come esercizi grammaticali. E' in questo contesto che fu inserita la griglia 5x5 del "quadrato magico", al di sopra del quale sono presenti frasi incomplete ascrivibili a orazioni o invocazioni cristologiche. Si veda Giordano, R. "L'Enigma perfetto. I luoghi del Sator in Italia", Edizioni Univ. Romane; Prima edizione (1 maggio 2013)
9)-Verona, Palazzo Benciolini (privato). Benciolini del Prete. Vedi il nostro report. Palazzo Rinascimentale, attualmente è proprietà privata. A Verona esisteva un altro esemplare del "QUADRATO", presso l'oratorio di S. Maria Maddalena di Campomarzo (collocato sopra la porta del parlatorio). L'edifico, del 1212, appartenne alle suore agostiniane e venne demolito nel XVIII sec. Foto M. Uberti
10)- Arcè (VR), chiesa di San Michele Arcangelo. Il Sator si trova inciso sull'archivolto della lunetta del portalino di meridione. Foto Marisa Uberti (estate 2010).
11)-Bolzano, Castel Mareccio. Dal 1919 al 1974 è stato archivio di Stato; ora-restaurato -è adibito a Centro Congressi. Graffito in rosso su una parete al terzo piano, nella torre quadrata, del XIII sec. Recenti studi sembrano dare una datazione posteriore.
12)- A Volterra (PI), presso il Parco Enrico Fiumi è presente il Sator, nella sua forma classica di griglia di 5 x 5 caselle, in un cippo commemorativo del gemellaggio tra le città di Volterra e Wunsiedel, città bavarese (Germania). L'opera, del 2007, ci è stata cortesemente segnalata nel marzo 2012 dal sig. Ivan Mangiapane, che ringraziamo vivamente. Nell'agosto 2013 siamo andati a documentarla e prossimamente ne parleremo su questo sito. Foto M. Uberti
13)-Siena -Duomo di S.Maria Assunta. Su una pietra incassata circa due metri da terra, nella parete esterna del Duomo, di fronte al Palazzo Arcivescovile. Foto Marisa Uberti.
14)-Campiglia Marittima (LI) Pieve di San Giovanni . Nostro ampio report
15)-Tatti (LI), un esemplare verosimilmente moderno è incastonato in una nicchia esterna della chiesa del paese (quando lo abbiamo cercato, non lo abbiamo trovato!), rif. https://www.flickr.com/photos/marcofedele/287007410/sizes/m/in/photostream/
16)- Fabriano (AN) Marischio -Chiesa di S.Maria in Plebis Flexiae, (foto pubblicata per gentile concessione del webmaster del sito www.lumornia.com ). Per approfondimento su questo Sator: https://www.lumornia.com/sator.htm . La costruzione è piccola, solo 5 x10 m! Esisteva già prima del Mille; è proprietà privata e vi si celebra una Messa sola all’anno,la domenica successiva alla festività dell’Assunta. Sulla piccola campana della chiesa vi è un SATOR. La chiesina fu spogliata di tutto, ma la campana e un quadro dell'’Assunta sono conservati dall'’ex proprietario, il conte Raccamadoro. Possibile traccia di Templari nella zona:il geometra Gianfranco Stroppa, nativo di Fabriano, ha evidenziato proprio questo fatto(sarebbe interessante vederne i lavori). Ha trovato anche dei toponimi che fanno riferimento all "spina", parola misteriosamente e frequentemente collegata ai Templari.
17)-Canovaccio (PU), Chiesa di S. Andrea in Primicilio. La leggenda narra che a Piandonico -in pieno Montefeltro- vi fosse un castello, di Gaifa, nella cui torre più alta c’era una campana in bronzo che, per smottamenti, crollò e fu quindi appesa ad un olmo, da dove continuava a scandire la vita del castello. D’inverno, la brina creava dei ‘bromboli’, da qui il nome "brombolona". Un giorno, il conte di Primicilio la fece rubare e portare nel suo castello. Oggi la campana è nella torre del ‘400 di S. Andrea, che è pericolante. Recentemente è stato osservato dallo studioso Gilardo Rengucci che è presente un SATOR. Uno studio di questo SATOR e della Chiesa è contenuto negli ATTI DEL TERZO CONVEGNO LARTI, 1995, tenutosi a Casale Monferrato, con il titolo "La chiesa di S. Andrea in Primicilio" di Gabriele Petromilli. Per richiedere gli atti, rivolgersi alle Edizioni ‘Penne e Papiri’ al numero di fax 06/9850556 o in rete al loro sito web.
18)- Todi (PG), Museo delle Lucrezie, su una lastra (v. nostro articolo)
19)- Perugia, Hotel Fortuna, in un dipinto del 2004 presente nella hall. Rif.https://www.umbriahotels.com/fortuna_photogallery/hall.html
20)- Paggese di Acquasanta Terme (AP) - Chiesa di S. Lorenzo. Attigua alla chiesa, vi è la cosiddetta "Sala del Parlamento", dove- sulla parete di fondo- si trova un grande affresco da alcuni attribuito al pittore Stefano Di Pietro. Su di essa, ignoti del passato hanno inciso svariate testimonianze di vita passata. Tra di esse, spicca il quadrato magico del 'SATOR (rif.: https://www.paggese.it/)
21)-Monterubbiano (AP) Chiesa di S. Agostino
22-Roma - Basilica di S.Maria Maggiore (dove è stato rinvenuto anche il palìndromo Roma summus Amor.). Grazie alla segnalazione dell'attento Roberto Giordano, siamo stati informati che il Sator si cela nei sotterranei, dove si trovano resti di un complesso di età augustea o forse più antico, poi ricostruito ai tempi di Adriano e Costantino. Successivamente, vi si impiantò la Basilica attuale. Vi si trovano degli ambienti disposti attorno ad un cortile porticato, le cui pareti presentano un calendario murale delle fine del IV secolo, in cui sono rappresentate scene legate al ciclo dei mesi. Qui si trova il palindromo, di cui restano solo le parole iniziali, poco visibili per di più, con un taglio obliquo sopra le stesse (cancellazione?). La presenza del Sator viene menzionata soltanto da un pannello presente in loco. Non risultano studi condotti in merito, nè è stato dato risalto al ritrovamento di questo Sator, che chi lo segnala auspica invece possa venire approfondito. In loco non è possibile fotografare. Difficile dire a quale età appartenga il palindromo che è inserito in questi ambienti sotterranei; gli studiosi non concordano sull'epoca degli stessi (alcune fonti indicano il 250 d.C. altre il IV sec.). Lo stesso esemplare è stato documentato anche dall'amico e collaboratore Giulio Coluzzi in tempi successivi, confermandone la presenza inequivocabilmente (rif. foto
23)- Santa Severa (RM), complesso archeologico dell'antica Pyrgi. Una moderna riproduzione del Sator è appesa nel cortile. Foto M. Uberti (2009)
24)-Collepardo (FR) -Trisulti-Certosa. Fondata nel XII sec. e rifatta nel ‘600 e nel ‘700.Ora vi sono i Cistercensi di CASAMARI. Nella farmacia, lungo il corridoio, troviamo il SATOR, sul piedistallo di una statua strana che è dipinta sul muro: l'affresco fu eseguito nell' '800 dal pittore Filippo Balbi. Vedi la nostra apposita sezione. Foto M. Uberti
25)-Sermoneta (LT) - Abbazia di Valvisciolo, galleria occidentale del chiostro cistercense. Il palindromo si presenta, in questa sede, nella forma di un reticolo costituito da cinque cerchi concentrici, separati da segmenti rettilinei. Il diametro è di pochi centimetri (5-7 cm); il graffito si trova su un intonaco che fu coperto da una parete in epoca imprecisata. Quando la parete fu abbattuta per effettuare dei restauri, emersero il Sator e gli altri graffiti presenti sullo stesso substrato. Lungo la stessa parete si incontrano altri lacerti di intonaco, su cui si vedono chiaramente diversi Nodi di Salomone. Abbiamo potuto documentare il tutto nell'agosto 2021 (questo il video del nostro sopralluogo). Foto M. Uberti
26) Cassino (FR), Abbazia di Montecassino, in un codice miniato (n. 384) conservato nella Biblioteca dell'antica abbazia, devastata da un bombardamento alleato del 1944. I volumi vennero però messi preventivamente in salvo. La datazione del Codice è attribuita alla fine del IX-inizio X secolo e la scrittura è stata riconosciuta come "beneventana". Il quadrato magico è inserito in una griglia rettangolare e non quadrata e presenta la particolarità di non rispettare l'ordinata successione delle parole, tanto che non si possono leggere in sequenza verticale. Inoltre, pare che l'amanuense anzichè scrivere "arepo" scrisse "arpos". Questo merita di essere ulteriormente approfondito. Sempre nell'abbazia sarebbe conservato un foglio cinquecentesco, dove il nostro palindromo è impiegato in una formula per liberarsi da alcune forme di febbri e malanni. V. Giordano, R., op. cit., p. 113
27)-Magliano de' Marsi(AQ)-Chiesa di Santa Lucia, detta Chiesa Matrice. L'edificio è del XIII secolo in forme di ispirazione borgognona e rimaneggiata nel '600. Ha tre portali di stile cistercense e un elaboratissimo rosone ogivale. Superiormente, vi sono delle formelle probabilmente provenienti dalla più antica costruzione, che presentano sculture di animali, figure mostruose, foglie d’acanto. Tra le zampe di un leone vi è la scritta del SATOR. Vedi il nostro report Foto M. Uberti
28)- Capestrano (AQ) , Chiesa di San Pietro ad Oratorium. Fondata da Desiderio, re dei Longobardi (VIII secolo), restaurata nel 1100. Era sotto la diretta dipendenza del Papa, proprio come l’Ordine Templare (fa notare Bianca Capone). Su una grossa lastra di pietra murata, a rovescio,c’è un Rotas, nella facciata a sinistra del portale, a circa 2 metri di altezza. Vedi il nostro report.
29)-Campotosto (AQ): cripta della chiesa della Madonna Apparente (segnalato e corredato di immagine dalla d.ssa M. G. Lopardi)
Sono fino ad oggi ben tre i palindromi del Sator/Rotas in provincia de L'Aquila. La d.ssa Lopardi ci informa che nel libro "I Templari ed il Collemagico di Celestino" ha evidenziato la particolarità dei tre SATOR della provincia dell'Aquila. Gli edifici in cui si trovano formano un triangolo con due lati uguali le cui diagonali si incontrano sul monte Cerro, una strana collina che si erge nel mezzo della pianura: secondo una leggenda era un mucchio di grano trasformato in pietra per punire il signorotto che negava ai contadini la loro parte. All'interno del triangolo si trovano sia Collemaggio che la città dell'Aquila. il triangolo formato dai tre Sator (due Rotas e un Sator, n.d.r.) ha due lati uguali, il terzo è minore: potrebbe essere un caso- commenta la studiosa -come tante stranezze rinvenute, ma per il calcolo delle probabilità bisogna riconoscere che è difficile pensare che non sia stato voluto. Il Sator di Campotosto era conosciuto dagli anziani del paese che mi hanno indirizzata nella ricerca: nel mio libro ricollego il Sator al campo di forza da cui è emersa la creazione secondo linee che costituiscono la legge divina, alle acque primordiali per cui è particolarmente affascinante l'idea che sia stato tracciato in un luogo mariano in cui per altro l'apparizione è avvenuta sulle acque del torrente che scorre davanti alla chiesetta".
30)- Acquaviva Collecroce (Molise), chiesa di Santa Maria Ester (foto tratta dal libro "Il quadrato magico del Sator", M.Grazia Lopardi, Edizioni Mediterranee, s u gentile concessione dell'Autrice). Una citazione è presente anche qui: https://www.provincia.campobasso.it/ambiente/ptcp/progetto/mat/matrice_storico_culturale.pdf
31)- Pompei (NA), Pompei scavi, Casa di P. Paquio Proculo. Il 5 ottobre 1925, in un pezzo di intonaco di questa abitazione (via dell'Abbondanza: reg.I, VII, n.1) fu scoperto dall'archeologo A. Maiuri una raffigurazione mutila che non fu subito interpretata, del famoso quadrato.
32)- (rif. https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm ) Il 12 novembre 1963 ne fu rinvenuta un'altra, da Matteo della Corte, posta sulla scanalatura di una colonna mediana del portico occidentale della Grande Palestra (reg.II; ad O dell'Anfiteatro). Da qui, al quadrato magico fu dato anche il nome di "latercolo pompeiano". Furono proprio queste scoperte a far cadere l'ipotesi che il significato del palindromo potesse essere cristiano. Nel 1926, infatti, un evangelista di Chemnitz, Felix Grosser, aveva disposto le lettere in maniera tale da formare una croce con le parole
A P A T E R N O S T E R O
dove la A e la O di 'avanzo' stavano a significare "alfa"e "omega" greche, principio e fine di tutte le cose: da qui, si pensò che il SATOR potesse essere utilizzato dai primi cristiani quale messaggio criptato per diffondere la loro nuova religione (crucies dissimulatae). Con la scoperta dei SATOR pompeiani, non vi erano più dubbi che questa interpretazione fosse priva di fondamento poichè le lettere greche "alfa" ed "omega" entrarono nella simbologia cristiana dopo la diffusione dello scritto profetico attribuito a san Giovanni Evangelista (Apocalisse, I,8,21,6 e 22,13), che in Italia viene collocata intorno al 120-150 d.C. G. Carcopino ha asserito che forse il SATOR pompeiano avrebbe potuto essere inciso successivamente all'eruzione che seppellì la città nel 79 d. C., ma questo vene smentito dai rilevamenti, che hanno concluso che tutti gli strati di sedimenti sovrastanti le incisioni erano intatti. Ad ogni modo, siccome il Rotas era già noto e circolante nell'impero romano (come vediamo a Dura Europos e a Buda, per esempio), nulla vieta fosse usato come formula magica, talismanica o invocativa, funzione che assunse anche nel Cristianesimo (come i molti esemplari che abbiamo analizzato paiono confermare). Siamo andati a Pompei nell'agosto 2018; chiaramente i palindromi non sono più in loco, mentre esistono sia la splendida dimora di Paquio Proculo che la Palestra Grande. Il palindromo fu staccato e fu portato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove ci siamo recati. Sapevamo già, però, che esso non è esposto ma giace nei magazzini. Non viene fornita nemmeno una fotografia, al di fuori di quella che circola da sempre. Peccato!
33)- Deliceto (FG), l'antica Castrum Sentianum, sulla facciata sinistra della chiesa di S. Maria Annunziata, poco sotto una meridiana, vi è un esemplare rinvenuto nei dintorni nel 1994. A quel tempo fu trovato in una località posta tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, ma non doveva essere in giacitura primaria. Dopo il ritrovamento da parte di un massaro, venne incastonato su una facciata della masseria di sua proprietà; in seguito fu spostato dove è adesso. La scrittura è Capitale ma a nostro avviso non si tratta di un esemplare romano, forse una copia. Foto https://mapio.net/pic/p-80235683/
34)- Ascoli Satriano (FG): "Gli scavi archeologici condotti in località Faragola hanno riportato alla luce il simbolo dell' Impero romano cioè il SATOR, segnalato in quella che in primo momento si pensava fosse una basilica paleocristiana e che successivamente si è rivelata una villa patrizia" (rif. https://comuni.360gradi-abruzzo.it/fg/ascoli-satriano/ ). Questo sito di cui davamo indicazione risulta, al marzo 2019, non più attivo. L'esemplare del Sator comunque esiste veramente e si trova incassato all'esterno della chiesa del SS. Sacramento.
Altri palindromi |
Gubbio, Monte Ingino. si trova nei pressi di Gubbio, in una grotta, che defineremmo antro della Dea, la caverna della Sibilla Eugubina. Nelle vicinanze della grotta di Sant'Agnese e della grotta preistorica sul Monte Ingino, dove sono state trovate le tracce di un culto legato alla Niger Regin, 'Nera Regin'....Si notino le curiose G (se di G si tratta) tutte scritte al contrario, rispetto alle altre .La foto è tratta dal sito https://www.arcefisia.it/ArtHera43.htm . Il graffito misura pochi centimetri ed è stato inciso probabilmente in un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo e, secondo l'ipotesi degli scopritori, M.Farneti e Bartoletti, forse eseguita da un gruppo di iniziati che aveva ritrovato le tracce di un'antica cultura betilica presente sul Monte Ingino. Quest'ultimo, intorno al 3000 avanti Cristo (ma potrebbe essere una data anche molto anteriore) era stato trasformato in un gigantesco tempio e in alcune parti era stato addirittura modellato, cosicché dalla pianura assumesse la forma di una piramide. In alcune grotte sono presenti vari graffiti e molti canali scavati nella roccia lungo i quali scorreva l'acqua, che doveva essere raccolta in un bacino ricavato nel centro del monte e intorno al quale venivano officiati alcuni riti legati, appunto, all'acqua e al culto della Grande Madre. | |
Ostia antica-caserma dei Vigili., datata all’età di Adriano, dietro le terme di Nettuno. Nel 1963, il prof. A. Petrucci trovò scolpito un disegno della ROMA QUADRATA. R O M A O L I M M I L O A M O R Presente anche a POMPEI scavi. Ma dove, precisamente? |
Roma- Villa Torlonia UNO SPETTACOLARE QUADRATO MAGICO COMPOSTO DA 81 CASELLE, 9 x 9 in cui sono inseriti numeri da 1 a 81 in modo tale che in ogni riga o colonna o diagonale,la somma sia sempre 369 (la ‘costante’ del quadrato). La somma di tutti, cioè il prodotto 369 x 9 è = 3321. E’completato dalla seguente frase in latino: "lector si doctus admirator si ignarus scito/quadratus hic mathematice constructus/ab uno usque ad octoginta unium 3321 unitates/includit quaelibet ipsius columnae tam in linea/plana quam in recta et trasversali unitates/369 quae ductae per novem casdem 3321unitates/resttuunt et appellatur maximus quia maximam/possidet ex tensionem vale/caetanus gilardonus romanus philotecnos/inventor A.D.MDCCLXVI". E’importante segnalare che Roma fu un'importante stazione dei Templari. Alla Villa del Priorato di Malta, sede del SOVRANO ORDINE MILITARE DI MALTA. ATTRAVERSO LA TOPPA DELLA SERRATURA del cancello, si vede il CUPOLONE di San Pietro. All’interno, in una sala del 2 ° piano, vi sono i ritratti di tutti i Gran Maestri dell’Ordine, dal 1113 fino ad oggi e la chiesa del Priorato, in cui vi è una raccolta di Cimeli. QUI SORGEVA, IN ORIGINE, LA SEDE CENTRALE DEI TEMPLARI CON IL TITOLO S.MARIA DELL’AVENTINO. La piazza moderna fu disegnata dall’arch. simbolista Piranesi.
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FRANCIA: |
1)-Château de Bonaguil, vicino a Lot-et-Garonne. Il Sator è confuso tra i numerosissimi graffiti della parete (delle carceri?). Rif. https://graffitimania.free.fr/index.htm
2)-Tarascon (Bocche del Rodano) su una parete del castello (cantine o prigioni, XVIII sec.), dove è presente anche un altro quadrato magico, con lettere diverse (rif. https://www.portail-rennes-le-chateau.com/fontaine_arphays.htm)
3)- Chiesa di san Lorenzo a Rochemure (Ardeche), ai piedi del castello, nella cappella (Riff: https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm
4)- Castello di Loches, nelle segrete del castello ... e un altro in un immobile che apparteneva a Agnes Sorel. (rif. https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm)
5)-Le-Puy.en-Velay (Haute-Loire), (rif.: https://remlug02.canalblog.com/archives/2006/05/21/1925421.html), in un cortile vicino alla chiesa medievale di Santa Clara. La pavimentazione è diversa da quella attorno, che è a scacchi. La struttura stilistica del 'carrè magique' sembra essere di moderna fattura.
6)-Castello di Jarnac -Champagne (Charente-Maritime), su uno degli stipiti della porta di un edificio della servitù (ma la mano dello scalpellino fu sapiente...), rif.: https://www.renneslechateau.com/francais/bourguignon.htm
7)- Nella Maison de Justice di Valbonnais (Isere), su un architrave di ingresso di un edificio in rovina (rif. https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm )
8)- Oppède (Vaucluse), su un blocco di un ingresso (rif: https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm)
9)-Aurillac (Alvernia), su un manufatto di cui non sappiamo nulla, posto in una zona per facilitare il parto (non si capisce molto di questa ubicazione, se luogo antico legato a culti di fertilità o moderna struttura). Rif.: https://www.france-secret.com/carrre_mag_art.htm
10. Fontgillarde, Hautes-Alpes, su una casa molto vecchia | |
? | Sito archeologico di Lugdunum, Lyon, ubicazione non nota (la nostra visita del 2012 non ha portato frutti). |
11. Narbonne (Aude): il palindromo è visibile (ad affresco?) su un pilastro dell'horreum (magazzino romano del I sec. a.c.) ma non sappiamo se appartenga ad una fase più tarda dell'edificio o se si tratta di una riproduzione. Inizia con la parola "Rotas". |
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12. L'eremo di Galamus (Aude) nella terza grotta trasformata in cappella. Esemplare di Sator molto particolare, sia per il luogo "magico", che per il manufatto "antropomorfo" su cui è stato realizzato, ma soprattutto per la disposizione delle lettere e delle parole, per ora unica. A quando risale? Pare proprio ad un'epoca recente, come accenna questa interessante pagina (un francese): https://reinedumidi.com/rdm/galamus%203.htm (crediti foto: https://templarii3m.free.fr/doc_galamus_ermitage.htm) |
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? | Tra le rovine del castello di Opoul (Pyrénées-Orientales) |
13. La strana pietra Stenay (Meuse) |
14. L'ancor più strana raffigurazione sul retro della testa della statua di re Dagoberto II (651.-679), scolpita da un menhir a Plan de las Brugos a Rennes-le-Chateau:
Ulteriori approfondimenti qui: https://www.angolohermes.com/simboli/sator/sator4.html
15)-Su una vecchia porta di un edificio (XVI sec.) nella città vecchia di Grenoble, vicino alla libreria Artaud (una libreria di quartiere). Chi può, verifichi!
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- UNGHERIA:
1)- Su una tegola datata al 105 d.C., della villa pubblica di Altofen (l'antica Buda),dove è presente insieme alla scritta 'Roma tibi salus ita'.E' riprodotto anche su una moneta dell'Imperatore Massimiliano II. Vedi nostro articolo.
- INGHILTERRA:
2)- Museo di Manchester. Un frammento di un'anfora portata alla luce durante alcuni scavi archeologici datata alla fine del II sec. d.C. mostra le cinque parole del quadrato magico disposte a partire dal termine ROTAS. Una targhetta esplicativa nel museo in cui è esposto c'informa che si tratta della più antica attestazione della presenza cristiana in Gran Bretagna (rif. https://www.angolohermes.com/Simboli/Sator/sator.html)
3) - Rivington (Lancashire), su una pietra scolpita (XII-XIII sec.), esposta all’interno del cimitero della piccola chiesa parrocchiale (XII-XIII sec.) (rif.: https://www.angolohermes.com/Speciali/Inghilterra/Rivington/Rivington.html)
4) - Rivington: cimitero annesso alla chiesa. Un SATOR è riprodotto su una pietra tombale dedicata dai genitori a Katherine, una giovane fanciulla deceduta all’età di 11 anni. Datazione: 1991 (immagine e segnalazione: https://www.angolohermes.com/Speciali/Inghilterra/Ing_Sator.html)
5)- Great Gidding, Cambridgeshire. Questo venne pubblicato su "Notes and Queries" partendo da una comunicazione di P. Hutchinson pubblicata l' 8 ottobre del 1859, intitolata "Squaring the Circle", cioè "La quadratura del cerchio". C'è un po' di confusione se la trascrizione fosse originale o meno e se le lettere E R ai lati siano aggiunte. La data del 1614 è segnata superiormente. Il reperto sarebbe inciso su una placca di legno di forma ottagonale all'interno della chiesa parrocchiale di Saint Michel, presso Great Gidding, nel Cambridgeshire (rif. https://www.roteiroromanceado.com/cruzadas/historia/ancestrais/sator/quadrado.html ). Il nostro amico e corrispondente dr. Giulio Coluzzi è andato a vedere questo esemplare nel 2012, di cui mostra foto e descrizione nel suo sito web https://www.angolohermes.com/Speciali/Inghilterra/Ing_Sator.html, risolvendo così l'enigma e consentendoci di capire come sia veramente questo esemplare:
6)- Luppit (Devonshire). ROTAS, moderno inserito nel Millennium Monument realizzato per l’avvento dell’anno 2000 dai parrocchiani di St. Mary Church a Luppitt, nel Devon. L'esemplare si trova insieme ad altri schemi e puzzle di vario tipo, che includono un gioco di ricerca di parole, un labirinto classico, uno del tipo a binario realizzato appositamente dal P. Sir Roger Penrose, un gioco di anagrammi, un crittogramma ed altre sfide per le menti aperte fonte: https://www.angolohermes.com/Speciali/Inghilterra/Ing_Sator.html). E' curioso osservare come questo palindromo di cinque parole inizi con ROTAS e non con SATOR. Sulla differenza abbiamo discusso in una sezione a parte.
- SCOZIA:
- SVEZIA
1)- Medaglia dal castello di Skokloster vicino a Uppsala / Svezia (1570), Collezione Skokloster Castle
(Museo dal 1970). Crediti: Attribution: Skokloster Castle / Miguel Herranz / CC BY-SA.
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mynt_-_Skoklosters_slott_-_100298.tif
- MALTA
1)- Isola di Gozo, tra la basilica di San Giorgio e La Cittadella. Il Sator è all'aperto ed è di realizzazione moderna. Segnalazione e foto del sig. Mario Tuccimei (luglio 2014). Forse un Sator si trovava, in antico, in una chiesa della zona?
- AFRICA:
1 | EGITTO: Il Cairo - L'acrostico è in lettere greche e corrisponde una sola parola : SATOR (asore, tonen, orene, renel). Fonte da verificare. |
2 | ALGERIA: Nella basilica di Reparato a Orleansville (El Asnam), nei pressi di Algeri, vi è un mosaico databile attorno al 324 d.C. Nel centro, in sostituzione del classico Minotauro, vi è una serie di lettere che può essere "labirinticamente" letta in un molteplice numero di modi dando luogo alla medesima espressione, "SANCTA ECCLESIA".Sulla sinistra, si leggano le frasi chiaramente, che sono la trasposizione di quelle contenute nel quadrato al centro del "labirinto", a destra. Sulla sinistra, si leggano le frasi chiaramente, che sono la trasposizione di quelle contenute nel quadrato al centro del "labirinto", a destra. (immagine e testo per l'acrostico algerino tratti dal sito web https://members.xoom.virgilio.it/pergioco2/Giochi/Labirinti/) |
La dott. ssa Bianca Capone -studiosa di Templarismo- ha notato che molte di queste zone sono state sotto l'influenza dei Cavalieri dell'Ordine e ritiene che vi sia un nesso tra loro e il Quadrato Magico, utilizzato come strumento per contrassegnare luoghi particolari o per tramandare preziose conoscenze esoteriche di cui essi erano depositari. Non a caso sul SATOR sono stati e vengono fatti numerosi studi, a vari livelli. Molti occultisti ed esoteristi lo hanno interpretato in chaive cabalistica (A.D.Grad o S.Mac Gregor Mathers, ad esempio. Questi, in un trattato dal titolo "Il libro della magia sacra del mago Abra-Melin" del 1458 conservato a Parigi presso la Biblioteca dell'Arsenale, scrive che il SATOR è uno dei 'Pentacoli della Chiave di Salomone' inscritto in un doppio cerchio, all'interno del quale è scritto il versetto del Salmo LXXII, 8:" IL SUO DOMINIO SARA' DALL'UNO ALL'ALTRO MARE E DALLE ACQUE FINO AI CONFINI DEL MONDO". In lingua ebraica, il versetto è composto esattamente dalle 25 lettere di cui si compone il SATOR. Egli riporta anche numerosi altri quadrati cabalistici, il Sator non sarebbe- pertanto-che uno dei tanti! Io però mi sono chiesta, osservando il meraviglioso mosaico di Aosta, composto con estrema cura e precisione, curando la disposizione delle geometrie, delle figure, delle rappresentazioni iconografiche, che senso avrebbe avuto questo lavoro, se non volesse dire nulla? E perchè si trova su un semplicissimo, rozzo graffito come quello di Valvisciolo e anche in splendidi ed elaborati manufatti? In molti casi i SATOR sono stati volutamente coperti da muri o strati pavimentali, come a volerne cancellare la presenza, forse ritenendo che non venissero mai più ritrovati. Ma è proprio così? L'esperienza maturata in tanti anni di ricerca e confronto con i diversi esemplari, ci ha portato a concludere, per il momento almeno, che il significato del Sator è magico-apotropaico, una formula usata per invocazioni cristiane sicuramente, ma anche in culture differenti.
3 | ETIOPIA. Lalibela, Chiesa di Bet Maryam, a pochi minuti da Bet Medhane. Su un pilastro costantemente coperto da un sudario si cela nascosto un quadrato magico (si dice che l'uomo comune non sarebbe capace di leggere il nome segreto di Dio che lì sta scritto): |
SADOR
ALADO
DANAT
ABERA
RODAS
- AMERICA
1-Los Angeles, CA 90049, Stati Uniti. Presso il Getty Center, ma disponibile anche online, è conservata la Manly Palmer Collection, che raccoglie manoscritti alchemici dal 1500 al 1825. La pagina con il nostro palindromo è stata trovata dall'amico e stimato studioso dr. Paolo Galiano, che ringraziamo vivamente. L'ha individuata nel ms 75 (che è compreso nel ms 102, vol. 18) del XVIII sec., opera in parte in tedesco e parte in italiano e latino, con formule magiche, sigilli, diagrammi, ecc. In massima parte si tratta di un insieme di formule magiche per usi "correnti" (per fare buon viaggio, per far innamorare una donna, per cacciare le pulci, ecc.) con molti schemi, diagrammi e "cifre geniali". Probabilmente la pagina fu riscritta da Manly Palmer a inizio XX secolo, messa disordinatamente in forma di volume.
Questo ennesimo "quadrato magico" non fa che confermare quanto detto nelle righe precedenti, cioè collocarlo nella sfera magico-ermetica, che non significa banalizzarlo ma, al contrario, inquadrarlo non come "soggetto misterioso" del quale ignoriamo la funzione. Va analizzato, contestualizzato e approcciato in modo appropriato, senza arrampicarsi sugli specchi (le tesi oggi sfiorano anche l'assurdo). I documenti in cui esso è presente sono importantissimi, ben più che i contesti architettonici dove li troviamo (nella maggioranza dei casi non sono i luoghi originari). Dai documenti, grazie alla paleografia, possiamo ricavare l'epoca, l'ambito, l'utilizzo e perfino osare un'interpretazione, spesso più o meno esplicitata nel documento stesso. I documenti di epoche diverse fanno capire che fu usato lungo un lasso di tempo lunghissimo e in aree geograficamente distanti (probabilmente, il Sator è impiegato in magia). Esemplari come quello di Todi, sebbene su pietra, consentono di capire le stesse cose perchè là il nostro Sator è accompagnato da formule e invocazioni rivolte a Cristo Re e quelle formule cercavano di scongiurare calamità naturali, tenere lontano il male e propiziare il bene.
Riguardiamo al Rotas/Sator con questo spirito, forse riusciremo a vedere ciò che molti ostinatamente continuano ancora a considerare un grande mistero insoluto.
La Ricerca continua...
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B I B L I O G R A F I A C O N S I G L I A T A [VEDI ANCHE QUI per ulteriori libri]
Margherita Guarducci - Saggio :"Il misterioso AREPO", in "Miscellanea Etrusca e Italica in onore di Massino Pallottino", in 'Archeologia classica', XLIII(1991) |
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Carcopino G. - Le Christianisme secret du carré magique - Parigi, Michel, 1953 | |
Cordier, U., Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,P iemme Pocket, 2002 | |
G.A. Rossi - Storia dell'Enigmistica - Centro Editoriale Internazionale, Roma | |
Santi A. - Bibliografia dell'enigmistica - Firenze, Sansoni, 1952 | |
Giacomo Filippo Tomassini - Commentari Storici Geografici dell'Istria - Biblioteca Nazionale, Roma | |
B. Castellino e L. Villani - Ciascuno ha la sua - 1962 | |
Gerolamo Cardano - De rerum varietate, Milano, 1557 - Biblioteca Nazionale, Roma | |
Sator Arepo. Il quadrato magico. Palindrome criptografica cristiana. Ediz. Numerata Sacchi Zaffarana M. Cristina, Editore: Tallone, 2000 |
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Osvaldo Rea "Nautilus, l'enigma dell'Impero" - sito web www.nautilusarte.com | |
Maria Grazia Lopardi "il quadrato magico del Sator- Il segreto dei Maestri Costruttori"-Edizioni Mediterranee | |
Una diversa interpretazione del palindromo è data dal dr.Teodoro Brescia, nell'articolo "Il vero significato dell'Arepo Sator,il quadrato magico" https://www.lascienzaolistica.com/it/art_Mystero.htm#_ftn1#_ftn1 |
Roberto Giordano, "L'Enigma perfetto. I luoghi del Sator in Italia", Edizione Univ. Romane, I Edizione, 2013