11. Palazzo Lisatti-Mascheroni
[Speciale Chioggia]
Mentre ci si trova nei pressi della chiesa e la Torre dell'Orologio di Sant'Andrea, prendiamo il Ponte Caneva (già Ponte Magazen di Vigo), costruito nel 1759 sotto il podestà Lorenzo Memmo. Qui si scorge la sagoma di uno spettrale edificio abbandonato, piantato su un possente portico a colonne: è il Palazzo Lisatti-Mascheroni, edificio quattrocentesco ricostruito nel 1560. L’edificio si affaccia sul Canal Vena e incute un senso misto di rispetto e di inquietudine. Non per nulla è inserito nei tour culturali organizzati da varie associazioni di Chioggia e dedicati a storie di streghe e fantasmi. La dimora nobiliare fu abitata dai fratelli Giulio e Domenico Lisatti; il primo, notaio, fu militare sotto Napoleone e in seguito (1848) venne eletto deputato all’Assemblea di Venezia, in seno alla quale ricoprì importanti incarichi. Domenico era un avvocato ed anch’egli ricoprì il ruolo di deputato di Chioggia all’Assemblea di Venezia, dove propugnò la causa della resistenza ad ogni costo.
Sotto il portico del palazzo, poi acquisito dalla famiglia Mascheroni, notiamo dele travi a vista, e c’è una strana teca a forma di croce, in cui è conservato un Cristo (forse qui collocato con funzione apotropaica?.) Al pian terreno sono state aperte, nel corso del tempo, delle botteghe artistiche, ma l’intero stabile è in vendita. A Chioggia esistevano numerosi palazzi nobiliari dei quali il tempo, l’incuria e le guerre hanno decretato la decadenza se non la scomparsa, quindi si auspica che questo possa trovare presto una adeguata ristrutturazione, visto che versa in degrado e trascuratezza da tanti anni (condizioni che lo rendono più che mai affascinante, comunque).
Il palazzo ha tre piani, un profilo squadrato ed ha uno stile veneziano-classicheggiante. Nel corso della sua storia, celebrata in molti scritti cinquecenteschi, la dimora è stata abitata da importanti famiglie nobiliari e personaggi che hanno fatto la storia di Chioggia e del Veneto più in generale. Il Palazzo è situato ovviamente in Calle Ponte Caneva, specchiandosi nelle limpide acque del Canale.
Galleria foto: Palazzo Lisatti-Mascheroni
