I segreti di S. Maria in Silvis,
antica pieve di Pisogne (BS)
La chiesa quattrocentesca si fregiava di diverse pregevoli opere ad affresco eseguite da vari artisti e in particolare da Pietro da Cemmo sul finire di quel secolo: tra tutte il ciclo di Storie della Vergine. Vi era inoltre una mirabile Danza Macabra o Dogma della Morte (oggi rimane solo una parte): la sua lettura deve partire dalla controfacciata e prosegue sul lato settentrionale, dove poi si interrompe perchè fu aperta per volere del Borromeo una cappella non presente in origine e tutti gli affreschi che si trovavano su quella porzione di muro andarono distrutti. Nella rappresentazione trovano posto vari personaggi di diversa estrazione sociale che marciano nella stessa direzione accomunati dalla medesima fine. Nel corso del 1600 fu modificata la volta del presbiterio e furono aperte delle finestre. Nella seconda metà del 1700 avvenne un fatto importante: la collocazione nella chiesa delle reliquie di S. Costanzo; a questo periodo dovrebbero risalire gli stucchi degli altari laterali. Alla fine di quel secolo, però, con i cambiamenti politici e sociali, la Pieve cessò la propria funzione di chiesa parrocchiale perchè ne venne realizzata una nuova (l'attuale che chiude Piazza del Mercato) e le reliquie di S. Costanzo furono ivi traslate nel 1806.
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