San Felice Circeo (LT): dalla Maga Circe ai Templari (Parte II)
- La chiesa della Madonnella
- La Rocca di Circei
La Torre dei Templari e il Convento
- Il Castello o Palazzo Baronale
Fu riedificato nel 1506, dopo la distruzione operata nel 1441; nel 1620 fu ampliato e collegato alla Torre per iniziativa dei Caetani. Fu poi sempre il principe Poniatowskii a farlo sopraelevare nel 1808. Oggi è sede del Municipio ma in passato ha ospitato diversi pontefici.
La ex-corte baronale
- Anna Magnani
La grande attrice non nacque a S. Felice Circeo ma fu la prima, tra i vip del cinema, a comprarvi una villa alla metà degli anni '50 del XX secolo, stabilendosi qui. E' infatti sepolta nel locale cimitero (insieme ad altri personaggi dello spettacolo, come Renato Rascel, Alberto Lupo, Marisa Merlini). Ad Anna Magnani è intitolata una via del borgo e anche il cinema cittadino, dove una targa la ricorda (il Cinema è ubicato nell'antica corte baronale e a pochi passi dalla Torre dei Templari).
Uscendo dalla corte si incontra l'ingresso del Museo Archeologico ma al momento della nostra visita era chiuso.
- Chiesa di San Felice Martire
- Scalinata Tommaso Lanzuisi (letterato e storico del Circeo, 1923-2018), già Via Antica Porta
- Vigna "La Corte"
Nell'angolo nord-est della cerchia urbana, oltrepassata l'antica porta di accesso al cardo romano, incontriamo questo ampio appezzamento di terreno, adibito a Parco, un tempo riservato all'uso del feudatario, prima dei Caetani e poi della Camera Apostolica. Si ritiene che anche i Templari vi coltivassero vigneti. Insieme alla vigna coltivata per secoli a ridosso delle antiche mura ci sono rosmarino, odori mediterranei, aranci e altri alberi da frutto bellissimi in primavera. Il terreno, rispetto all'abitato, occupava un'area molto estesa. Le antiche mura mostrano ancora i merli e le feritoie; si tratta di un breve tratto, comunque (quattro merli distanziati da un metro ciascuno); ogni due merli era posta una feritoia (internamente larga 30 cm e alta 60 cm). Le mura delimitavano una piazza, chiamata "ammazzadora", che fa pensare che vi si macellassero gli animali.
E' possibile che in questa area vi fossero gli alloggi dei soldati addetti alla sorveglianza del Castello. Doveva esservi anche una piccola torre di guardia a pianta quadrata; vi si accedeva tramite un camminamento in legno addossato alle mura castellane (sono ancora visibili i quadrati per l'appoggio dei pali lignei). Attualmente è una gradevole passeggiata, con vista sul mare; dei vialetti corrono in discesa arrivando in basso, quasi a lambire i resti di un'antica villa romana, nota come "Villa dei Quattro Venti", in cui dimorò il Triumviro Marco Emilio Lepido durante il suo esilio da Roma dal 36 a.C. La domus marittima fu trasformata dal principe Poniatowski nella propria residenza, dotata di un portico (ancora in piedi) da cui godeva di una vista privilegiata. Il nome "Villa dei Quattro Venti" deriva dal fatto che il principe vi fece realizzare una torretta/osservatorio. L'area archeologica è accessibile solo con visite guidate.
- La chiesetta della Madonnella
- Storia del Comune
- Templari del Circeo
- Il Circeo nella leggenda e nella storia- Palazzo Caetani
- Il centro storico di San Felice Circeo
- Proloco San Felice Circeo