La foce del Tevere
"Alla foce del fiume Tevere si riuniscono le anime in attesa di essere imbarcate per giungere alla spiaggia del Purgatorio", Dante Alighieri [1]
- La Riserva Naturale Statale del Litorale Romano
(continua il tour)
[1] Ond’io, ch’era a la marina volto / dove l’acqua di Tevero s’insala, / benignamente fu’ da lui ricolto. / A quella foce ha elli or dritta l’ala, / però che sempre quivi si ricoglie / qual verso Acheronte non si cala (La Divina Commedia, Purgatorio, Canto II, vv. 100-105). La foce del Tevere è menzionata nel II Canto del Purgatorio al verso 101, quando Dante, proprio sulla spiaggia, incontra Casella, musico toscano, morto all’inizio del '300. Dante lo definisce suo amico: è probabile che Casella abbia musicato qualche canzone del poeta. Il musicista si presenta come anima intimamente tranquilla, staccata dalle cose del mondo eppure profondamente legata all’amico (crediti)
[2] Differenza tra foce a delta e ad estuario
[3] La foce del Tevere https://www.obiettivopesca.org/home.php?id_pagina_statica=208