L'isola di Procida
Dal caratteristico borgo medievale fortificato di Terra Murata, una splendida passeggiata ci ha permesso di incontrare l'isolata chiesa di S. Margherita Nuova, in una cornice da sogno con una balconata a picco sul mare; nei pressi si incontrano alcune delle "panchine letterarie", inaugurate nel 2017 in occasione della prima delle due serate finali della XXX edizione del Premio Isola di Arturo Elsa Morante, realizzate dall’Associazione “Isola dei Misteri”.
Siamo scesi poi verso Via Castello (dove si incontra una piazzetta con due cannoni puntati verso il mare) e da qui si apre uno scenario paradisiaco sulla marina più antica di Procida, la Corricella, un porticciolo seicentesco dove le case sono un agglomerato edilizio unico nel suo genere, che formano un piccolo e suggestivo presepe che si specchia nel mare. Poco più in basso abbiamo incontrato Piazza Martiri, che sarebbe piazza Sèmmarèzio. La meravigliosa piazzetta fu teatro, in passato, di un evento tragico: l’impiccagione di sedici cittadini la cui unica colpa fu quella di aver aderito alla Repubblica napoletana. Un monumento ricorda i loro nomi a memoria dei posteri. Da allora le viene attribuito il nome di Piazza dei Martiri. Un tempo si diceva lo Spassìggio, cioè zona di passaggio, in quanto crocevia tra i borghi di Corricella, Marina Grande e Terra Murata. Proprio sulla piazza dei Martiri si osserva l'imponente mole della chiesa seicentesca di S. Maria delle Grazie, insigne esempio di architettura in stile barocco assolutamente da visitare.
Nonostante ciò che volessimo visitare non fosse aperto e malgrado la perdita della nostra macchina digitale (con molte foto già scattate all'interno), di Procida conserveremo un ricordo indimenticabile.