Lo strano caso di Porta Ticinese a Milano: un secondo "nemeton"?
(Adriano Gaspani [1] , Anna Gastaldelli, Francesca Zanzottera, Massimo Villa Marchese, Loris Feresin, Cecilia Contarin, Ivan Salvoldi)
Introduzione
Da tempo è in corso un programma di ricerca e di studio archeoastronomico di probabili siti protostorici che possano riportare traccia dell’esistenza di nemeton oppure di oppida celtici in territorio italico cisalpino. Una delle principali caratteristiche dei siti di questo tipo è la morfologia ellittica che trova giustificazione archeologica soprattutto in ambito transalpino, e in area celtica irlandese. Lo studio archeoastronomico dei siti archeologici che potrebbero avere rilevanza astronomica sta traendo grande beneficio dalle immagini riprese dai satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra. In questo modo è possibile mettere in evidenza le tracce, talvolta molto elusive, lasciate sul territorio dagli antichi insediamenti. Recentemente sono state analizzate svariate strutture ellittiche in territorio cisalpino tra cui anche il nemeton di Milano (nemeton di Medelhanon). L’analisi geometrica ed archeoastronomica di tutti questi siti ha mostrato che il loro perimetro è approssimabile molto bene mediante un’ellisse con gli assi in proporzione pitagorica (b/a = ¾) i quali mostrano anche un consistente orientamento astronomico tanto che le direzioni degli assi sono risultate allineate verso punti dell’orizzonte naturale locale astronomicamente significativi. Dal punto di vista geometrico è stata messa in evidenza la similitudine morfologica tra tutti i nemeton ellittici fino ad ora studiati con quella che delimita il Rath na Rioch (il recinto dei Re) presente nel sito regale di Temair (Tara) nella contea di Meath in Irlanda. Ora però siamo di fronte ad un caso enigmatico. Un libro pubblicato alcuni anni fa da Gianluca Padovan (2014) riporta in copertina un fit ellittico di un presunto secondo nemeton situato a Milano, nell’area di Porta Ticinese. Tale area include l’attuale PAN (Parco Amphitheatrum Naturae) che include i resti archeologici dell’antico anfiteatro di Milano, oggetto di scavi recenti, ma anche due basiliche: la Basilica di San Lorenzo Maggiore, con le Colonne di San Lorenzo, e quella di Sant’Eustorgio. Secondo il Padovan sarebbe esistito un secondo nemeton, forse molto più recente rispetto al nemeton di Medelhanon, situato in quella particolare area di Milano. La questione è quindi molto intrigante per tutta una serie di motivi, sia archeologici che storici, tanto che è stato deciso di analizzare la questione durante un recente corso avanzato di Archeoastronomia [2] dedicato esplicitamente alla geometria dei siti sacri preistorici e protostorici. Tale corso essendo avanzato e di tipo operativo e computazionale ha consentito di collaudare alcune nuove e più potenti metodologie di analisi applicandole a svariati siti antichi che mostrano una morfologia curvilinea. Il sito di Milano Porta Ticinese si adattava perfettamente alle esigenze del corso. Il punto di partenza sono state le numerose immagini satellitari in alta definizione dell’area presa in esame.
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[1] S.E.A.C. – European Society for Astronomy in Culture e S.I.A. – Società Italiana di Archeoastronomia, adriano.gaspani.astro@gmail.com
[2] Corso di Archeoastronomia: “Geometria sacra preistorica e protostorica”, (San Pellegrino Terme, 29-30 Aprile 2023).
[3] analisi applicandole a svariati siti antichi che mostrano una morfologia curvilinea. Il sito di Milano Porta Ticinese si adattava perfettamente alle esigenze del corso. Il punto di partenza sono state le numerose immagini satellitari in alta definizione dell’area presa in esame.